35° Sessione del Consiglio: Il nostro lavoro di promozione dei Diritti Umani

Dal 6 al 23 Giugno 2017, al Palazzo delle Nazioni di Ginevra, Svizzera, l’Ufficio dei Diritti Umani di IIMA ha partecipato attivamente alla 35° sessione del Consiglio dei Diritti Umani dell’ONU.

Stagisti e collaboratori hanno lavorato alla preparazione di quattro dichiarazioni orali, presentate nel corso del Consiglio da parte sia di IIMA che del VIDES, in aggiunta alla co-sponsorizzazione di altre dichiarazioni presentate da altre organizzazioni.

La prima dichiarazione orale è stata presentata il 9 Giugno da Caterina Kang, in occasione del Dialogo Interattivo con il Special Rapporteur ONU per i Diritti dei Migranti. Trattando in particolare delle sfide che i giovani migranti devono affrontare, la dichiarazione ha sottolineato come, all’arrivo in un paese ospitante, i giovani  sono ormai considerati “troppo grandi” per ricevere l’assistenza dei servizi sociali destinati ai minorenni. Pertanto, spesso non disponendo neanche del minimo necessario, sono maggiormente esposti a violazioni dei propri diritti e all’esclusione da qualsiasi forma di partecipazione nella società,

Una seconda dichiarazione orale è stata presentata lo stesso giorno da Katherine Webber, durante il Panel sui Minori migranti non accompagnati e i Diritti Umani. Nella dichiarazione, IIMA ha espresso la sua forte preoccupazione riguardo al numero crescente di minori non accompagnati e sul loro bisogno di emigrare a causa della mancanza di opportunità (in particolare in materia di accesso all’educazione) nel loro paese di origine.

Il 14 Giugno, altre due dichiarazioni sono state presentate durante il Dibattito Generale sull’Item 3. La prima è stata presentata da Berangere Gramaccioni, riguardo il cambiamento climatico e il suo impatto sul pieno godimento dei diritti del fanciullo, nel contesto di un recente studio realizzato dall’Ufficio dell’Alto Commissario per i Diritti Umani sull’argomento. Le informazioni fornite nella dichiarazione sono parte di un’analisi approfondita e una raccolta di dati sul tema realizzate da IIMA in consultazione con i 95 paesi in cui l’Istituto è presente. Tenendo presente che le vittime più colpite dall’instabilità climatica sono i bambini, è stato raccomandato agli Stati di migliorare la presa di conscenza e la sensibilizzazione sul tema.

La seconda dichiarazione del 14 Giugno è stata presentata da Katherine Webber, riguardo la mancanza di meccanismi ONU che affrontino in modo appropriato i diritti dei giovani. Infatti, i giovani potrebbero essere promotori attivi dei diritti umani, se solo fossero assicurate le condizioni necessarie per incoraggiarli ad apportare un cambiamento positivo. Questa dichiarazione è stata preparata in risposta al recente rapporto sul Panel sui Giovani e i Diritti Umani a cui IIMA e VIDES hanno partecipato.

Tra le dichiarazioni co-sponsarizzate, IIMA e VIDES hanno supportato, insieme ad altre 18 ONG, la dichiarazione presentata dal Centro Cattolico Internazionale di Ginevra, che ha affrontato la necessità di migliorare l’efficienza della Revisione Periodica Universale (UPR) con particolare attenzione all’implementazione delle raccomandazioni rivolte agli Stati Membri durante al processo UPR.

Oltre alla partecipazione al Consiglio dei Diritti Umani e alla presentazione di dichiarazioni, IIMA ha organizzato un corso di formazione di 10 giorni sui meccanismi ONU e sulle questioni dei diritti umani nel mondo odierno,  rivolto a 7 difensori dei diritti umani coinvolte nella protezione dei diritti umani e provenienti da Italia, Brasile, Mozambico, Colombia e Germania. Le partecipanti possiedono ora strumenti migliori per riconoscere le violazioni dei diritti umani nei loro rispettivi paesi, nonché una migliore comprensione dell’importanza di affrontare le sfide odierne in questo campo.

La partecipazione di IIMA al Consiglio dei Diritti Umani attraverso la partecipazione, le dichiarazioni e l’educazione, fa parte della più grande missione di IIMA, volta a lottare per la difesa dei diritti umani e il diritto all’istruzione per