Affermare il ruolo dei giovani come promotori di diritti umani, sviluppo e pace

Dal 7 al 16 ottobre
2013, lo staff dell’Ufficio Diritti Umani di IIMA ha organizzato un ciclo di
seminari e workshop a Panama, Nicaragua e Costa Rica, per sensibilizzare circa
l’importanza di adottare un approccio basato sui diritti umani e di portare le
preoccupazioni della società civile locale al livello internazionale.

La visita in
America Centrale mirava a potenziare la consapevolezza locale e la
partecipazione nella Revisione Periodica Universale (UPR) dei tre Paesi. La
visita è stata incentrata in modo specifico sulla situazione dei giovani in
quegli Stati: i partecipanti erano Suore Salesiane, giovani e altri educatori
che lavorano coi giovani. I seminari hanno offerto un’introduzione ai
meccanismi ONU di promozione e protezione dei diritti umani, in particolare la
UPR.
Un’attenzione
speciale è stata rivolta al ruolo della Società Civile sottolineando come
quest’ultima può contribuire al lavoro delle Nazioni Unite. Durante i workshop
sono stati enfatizzati i concetti di empowerment
dei giovani e cittadinanza attiva.
Perché i giovani?
All’Ufficio dei Diritti Umani di IIMA, crediamo
che la situazione dei giovani a livello globale meriti, al giorno d’oggi,
un’attenzione speciale. Le ripercussioni locali e globali della Primavera Araba
hanno mostrato la forza e lo straordinario potenziale dell’impeto giovanile. Eppure,
se non adeguatamente promosso e valorizzato, questo spirito d’iniziativa rischia
di implodere, piuttosto che indurre a un cambiamento positivo nella vita dei
giovani e nella società in generale. Successivi episodi di violenza e disordini
in varie regioni del mondo (ad esempio, Spagna e Brasile) hanno dimostrato che
questo fenomeno non è un caso isolato.
La situazione di emergenza diffusa, creata e
vissuta dai giovani in tutto il mondo, è chiaramente riconosciuta dalle Nazioni
Unite.
Come affermato dal Segretario Generale dell’ONU,
“Il mondo è sull’orlo di un fenomeno demografico senza precedenti.” Con
più di 1,5 miliardi di giovani, il mondo dispone di un’ampia generazione di
creatività, idealismo e talento. 
Tuttavia, nonostante la loro capacità di favorire
il cambiamento e il progresso, i giovani oggi si trovano davanti a sfide importanti.
Di conseguenza, nel 2012, Ban Ki Moon ha reso i
giovani una priorità dell’impegno delle Nazioni Unite, invocando tra l’altro lo
sviluppo di un Piano d’Azione a Livello di Sistema per la Gioventù (Youth-SWAP),
che fornisca una guida strategica per il sistema delle Nazioni Unite, con
particolare attenzione a diverse aree tematiche, tra cui l’occupazione e l’educazione.
Purtroppo, mancanza di motivazione e
frustrazione tra i giovani sono sempre più diffuse a livello mondiale, soprattutto
a causa della crisi dell’occupazione giovanile, e vengono talvolta espresse
attraverso manifestazioni ed episodi di violenza.   Tuttavia, a uno sguardo più attento, appare
chiaro che la disoccupazione e la mancanza di servizi in generale costituiscono
solo una parte del problema. La vera fonte di questa crisi “umana” ed economica
va ricercata nella dilagante mancanza di fiducia tra i giovani, nei confronti
dei propri governi e delle istituzioni. I giovani si sentono esclusi dai
processi decisionali e privati dei loro diritti fondamentali. Questi fattori hanno
un forte impatto sulle loro vite e sulla società in generale. Di fatto, quindi,
il pieno riconoscimento dei diritti dei giovani è necessario affinché possano
essere preparati in modo adeguato ad assumersi le proprie responsabilità
all’interno della società in cui vivono.
Quali prospettive?
L’Ufficio dei Diritti Umani di IIMA sta
lavorando per portare all’attenzione del Consiglio dei Diritti Umani (HRC) la
questione dell’ empowerment dei
giovani e negoziare, eventualmente, una risoluzione che li riguardi.
Dopo il side event tenutosi il 4 giugno 2013,
un nuovo evento sarà organizzato durante la 25° sessione del Consiglio dei
Diritti Umani (marzo 2014), con lo scopo di spianare la strada verso il
raggiungimento di quest’obiettivo. In quell’occasione, i giovani presenteranno
la loro esperienza raccontando come stanno contribuendo alla promozione dei
diritti umani e dello sviluppo sociale ed economico nei loro paesi.
Sebbene sforzi continui siano compiuti per assicurare
il riconoscimento dei diritti a vari gruppi vulnerabili, i giovani che
rappresentano la forza motrice per ogni Paese sono spesso dimenticati nelle
politiche e negli interventi orientati ai diritti umani. La necessità di
invertire questa tendenza è più che mai attuale. Come affermato dalla
risoluzione dell’ILO del 2012, “i giovani sono parte della soluzione. Si
dovrebbe ascoltare la loro voce, utilizzare la loro creatività, rispettare i
loro diritti…”
L’implementazione dei diritti umani, per e
attraverso i giovani, rappresenta la chiave per liberare il potenziale dei
giovani come promotori e costruttori di una società che viva in pace e in
un’atmosfera di solidarietà.