Arte e cultura negli affari multilaterali

Il 23 ottobre 2017, nell’ambito della serie “UN Library Talks Geneva”, c’è stato un incontro incentrato sulla diplomazia culturale. Lo spunto arriva da un rapporto intitolato “L’arte del soft power: uno studio sulla diplomazia culturale presso l’ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra”, il co-autore di James Doeser – un ricercatore associato al King’s College di Londra.

Si è scelto L’ONU di Ginevra per raccogliere informazioni sul report poiché è il simbolo della politica globale. L’obiettivo del Sig. Doeser è quello di misurare l’impatto e gli effetti del soft power. Apparentemente Il termine soft power sembra avvolto da una nube di ambiguità ed è stato spesso collegato a doppio filo al termine “cultura”, la cui definizione è sempre stata piuttosto controversa.

Tuttavia, l’Ambasciatore del Messico Lomonaco è riuscito a dare grandi spunti sull’argomento e ha mostrato come la diplomazia non sia una scienza bensì un’arte. Gli obiettivi di questa “considerazione” sono l’aumento del prestigio e dell’influenza di un Paese. Lo sforzo di promuovere la propria storia e cultura è alimentato dal bisogno di aumentare i legami tra gli stati, attraverso il commercio, il turismo,ecc..

L’ambasciatore ha citato il lavoro del Messico al fine di ottenere l’approvazione del NAFTA in rapporto ai soldi spesi per la promozione culturale messicana negli Stati Uniti, ed ha ammesso che pur non essendo chiara l’effettiva utilità di questo tipo di promozione, tutte le azioni intraprese per l’approvazione dell’accordo si sono rivelate essenziali.

Era presente anche il Public Diplomacy Officer  di Israele presso l’ONU – Mr. Chicheportiche che ha osservato che la cultura è una rappresentazione della società; nel senso che ne incarna i valori e la politica.

Ne risulta che i diplomatici di un paese sono coloro che promuovono la relativa cultura e identità. Secondo il Public Diplomacy Officer, essere in grado di vedere, ascoltare e ricordare incontri culturali aiuta a migliorare il modo in cui si pensa o si sente rispetto ad un altro.

Questo miglioramento è possibile attraverso l’organizzazione di Side Events, conferenze o qualsiasi altra attività che si possa considerare valida per una potenziale propaganda culturale. Tutto ciò è stato fatto in linea con una visione globale: l’obiettivo finale è la promozione della propria posizione internazionale.

Una promozione che porta idealmente a maggiori scambi tra paesi e che potrebbe indicare una maggiore affinità tra le nazioni e un maggiore impatto delle arti e della cultura negli affari multilaterali.