“Education for Peace” : il monito della Giornata Internazionale per la Pace

Un
giorno all’anno interamente dedicato alla Pace. Per scoprire il valore di
questa parola e fare in modo che non sia solo inchiostro su un foglio di carta,
o anelito inconsistente e vano di poeti e sognatori.
L’ONU
ha inventato un giorno così. Un giorno in cui tutti lasciano che uno spiraglio
di pace entri nella frenesia quotidiana, o nella povertà di un angolo di mondo,
o nella devastazione di una guerra, o nelle paure di un bambino, o nelle ansie
di un giovane e del suo futuro.

È un
invito per tutti i popoli della terra, che si ripete ogni anno da 31 anni.
Il
21 settembre, il mondo celebra la Giornata Mondiale della Pace, creata nel 1981
dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite tramite la risoluzione 36/67, per
pronunciare insieme un convinto “No!” alla guerra e all’orrore che genera,
perché da odio nasce odio. Nel 2001, la stessa Assemblea ha inoltre dichiarato
quella data come giorno di non-violenza e di cessate-il-fuoco: le Nazioni Unite
esortano popoli a interrompere le ostilità almeno in questo giorno, nel
tentativo di accingersi a imboccare la via del dialogo. Perché anche quello
alla pace è un diritto di tutti.
“Education
for peace” è il tema scelto quest’anno, un tema caro a tutta la famiglia
salesiana, e all’IIMA, che si impegna perché non sia negato il diritto
all’istruzione di bambini e giovani.
Educazione
ALLA pace, ma anche educazione PER la pace: diritto all’educazione, il diritto
di sapere, di conoscere, di essere informati, di imparare, perché tutti,
dall’infanzia all’età anziana, possiamo essere coscienti del nostro ruolo
all’interno della società civile, nella convinzione che ogni uomo sia un
tassello importante nella costruzione di un mondo più giusto.  La pace, quindi, come strumento di educazione
alla vita.
“Non
è sufficiente insegnare ai bambini a leggere, scrivere e contare. L’educazione
deve coltivare il reciproco rispetto per gli altri e il mondo in cui viviamo, e
aiutare le persone a formare una società più giusta, inclusiva e pacifica”, ha
affermato il Segretario Generale dell’ONU Ban-Ki-Moon nel suo messaggio in
occasione della Giornata Internazionale della Pace 2013, evidenziando il ruolo
che l’educazione svolge come stimolo all’armonia tra i popoli.
È
un’iniziativa di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema della pace e
della tolleranza fra i popoli, perché è la pace che crea i presupposti per
favorire lo sviluppo della comunità umana, per offrire l’opportunità ai giovani
di costruire per se stessi un futuro solido, per porre le basi per una
stabilità autentica e ridurre drasticamente povertà, fame, guerre, malattie,
mortalità infantile, le piaghe del nostro Millennio.
Un
mondo di pace è un mondo colorato, fatto di intrecci di Bellezza e Culture. Un
mondo in cui ogni uomo ha diritto ad essere uomo, in cui tutti ricevono
rispetto. Rispetto per la lingua che parlano, rispetto per il colore della loro
pelle, rispetto per la forma dei loro occhi, rispetto per il cibo che mangiano,
rispetto per il modo in cui vestono, rispetto per quello che pensano o
scrivono, rispetto per il loro lavoro, rispetto per le tradizioni e gli usi
della loro cultura, rispetto per il Dio a cui si affidano.
Il
monito è che l’educazione conduca al cambiamento, che porti ad abbracciare la
Diversità e ad accoglierla, perché non viviamo nel mondo delle favole, lo
sappiamo, ma possiamo impegnarci insieme, per far sì che quella dell’umanità
del Nuovo Millennio sia una bella Storia da raccontare.