Il business della giungla: premio Onu per gli indigeni Achuar

Il progetto “Kapawi” è stato premiato il 20 settembre 2010 per il rispetto dell’ambiente e della cultura Achuar. “Siamo ricchi perchè la foresta è la nostra farmacia e il nostro supermercato”, Kuji Uyunkar, uno dei due amministratori Achuar dell’hotel “Lodge Kapawi”, è volato a New York per ricevere il premio dall’Onu.
In Ecuador i 5.000 indigeni dell’etnia Achuar, o meglio conosciuti con il nome spagnolo di Jivaros, cercano di conciliare la tradizione e la modernità grazie ad un hotel nella giungla, costruito nei pressi della frontiera tra Ecuador e Peru, esteso per 600.000 ettari di foresta vergine.
Davanti le capanne del “Lodge Kapawi” la laguna sembra avvicinarsi. Quando si è nell’hotel si sente una forte energia, chiamatela come volete ma qui si avverte la presenza dell’Arutam, lo spirito della foresta.

Per raggiungere l’hotel non esistono strade, l’unico mezzo sono l’aereo e otto giorni di canoa. In hotel non c’è aria condizionata, l’energia utilizzata nelle”stanze” e in cucina è solare, l’acqua usata viene trattata e riciclata. E’ inutile cercare dei chiodi, l’hotel è stato costruito interamente con metodi tradizionali Achuar. Al mattino, i turisti sono svegliati con il suono di un corno di bufalo.
Per gli Achuars questo è molto piu’ che un hotel, è innanzitutto l’orgoglio di questa etnia.
Tra quattro o cinque anni, gli Achuars dirigeranno l’hotel in maniera del tutto indipendente, si stanno formando cinque tra i giovani dell’etnia in ammistrazione del turismo. Già il 97% del personale impiegato è interamente indigeno.
Non è tutto semplice. Gli Achuars non sono nati per essere uomini d’affari, hanno tanta volontà e spirito d’iniziativa. Per attirare turisti hanno fondato una compagnia aerea, i prodotti ulizzati in cucina sono tipici e coltivati negli orti bioligici; si pratica la psicocultura. I benefici in termini economici sono distribuiti tra sei comuni della zona. La comunità riceve una percentuale in funzione di ogni turista ospitato. La priorità è data ai progetti di sanità ed educazione.
Un bilancio per monitorare la situazione finanziaria è presentato ogni tre mesi.
Tutte le comunità rifiutano lo sfruttamento del petrolio. Grazie al “Lodge Kapawi”, il piano di sviluppo per l’area rifiuta l’ulilizzo del petrolio.
Ancora nessun commento
Posta un commento