Il diritto all’educazione come conduttore per il diritto allo sviluppo

Dal 3 al 5 ottobre, IIMA partecipa al Social Forum 2011 su “Commemorare il 25° anniversario della Dichiarazione delle Nazioni Unite sul diritto allo sviluppo”.
Prima del Social Forum IIMA ha presentato un contributo scritto focalizzato sul diritto all’educazione come input per il diritto allo sviluppo. Inoltre, il 3 ottobre, primo giorno dell’incontro, IIMA é intervenuta durante il dialogo interattivo che ha seguito le dichiarazioni delle procedure speciali.
Nel corso dell’intervento, Lorenza Pastore, a nome di IIMA, ha ricordato l’interdipendenza di tutti i diritti umani e la necessità degli Stati di istituire un sistema politicamente e socialmente giusto ed affidabile, capace di garantire ad ogni persona una vita dignitosa.
 Lorenza ha sottolineato che l’educazione è una componente chiave per l’attuazione dello sviluppo sociale ed economico. Per quanto riguarda lo sviluppo sociale, il miglioramento dell’educazione promuove la democrazia e la partecipazione, e rafforza gruppi specifici garantendo un trattamento equo verso donne, bambini, popolazioni indigene, persone con disabilità, e i più vulnerabili. Allo stesso tempo, l’educazione promuove lo sviluppo economico che ha un impatto sulla riduzione della povertà, produttività, sviluppo sostenibile, così come sull’integrazione e la piena partecipazione degli individui all’economia globale.

Secondo IIMA la mancanza di educazione limita gravemente la crescita sociale ed economica e lo sviluppo.
Lorenza Pastore ha proseguito dicendo che oggi, garantire l’istruzione primaria non è più sufficiente per promuovere lo sviluppo economico e sociale, ma è tempo di investire sull’educazione secondaria e superiore, perché i giovani che godono di un’educazione più elevata hanno maggiori possibilità di entrare con successo nel mercato del lavoro.
Un’altra importante questione emersa durante l’intervento è stata la mancanza di sincronizzazione tra educazione e mercato del lavoro, che è fondamentale per garantire agli studenti buone probabilità di entrare nel mercato del lavoro ed assicurare ai giovani un livello minimo di benessere per il futuro.
Inoltre, IIMA ha portato all’attenzione la qualità dell’educazione come promotore del diritto allo sviluppo. Secondo IIMA un’educazione di qualità può essere garantita attraverso due importanti fattori: formazione e condizioni di lavoro adeguati per tutte le persone coinvolte nell’educazione formale e informale (educatori); e pertinenti e rilevanti programmi miranti a promuovere l’apprendimento delle competenze necessarie agli studenti per partecipare a tutte le vicende umane e per integrare nuove informazioni e tecnologie della comunicazione.
Infine, IIMA ha ricordato che, come richiesto dall’Obiettivo del Millennio n. 8, la comunità internazionale dovrebbe essere chiamata ad agire per sviluppare una “partnership globale per lo sviluppo.” Secondo Lorenza la collaborazione dovrebbe iniziare da un’efficace cooperazione che sia in grado di migliorare l’educazione.
Alla fine del dialogo interattivo i relatori hanno espresso la loro soddisfazione e si sono congratulati con IIMA per la pertinenza del suo intervento, assicurando che i contributi dei partecipanti al dialogo saranno presi in considerazione nella stesura della relazione finale del Social Forum 2011.