Incontri alla Biblioteca dell’ONU di Ginevra: ” Un dialogo sulla fede, la costruzione della pace e lo sviluppo”

Il 5 febbraio IIMA ha partecipato all’evento “A
dialogue on Faith, peacebuilding & development”,organizzato dalla
Biblioteca delle Nazioni Unite, in commemorazione della settimana mondiale per
l’armonia inter-religiosa.

La conferenza è stata introdotta da Francesco
Pisano, direttore della Biblioteca dell’ONU. Egli ha spiegato l’importanza di
ricordare la Risoluzione (A65/5) dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite
che ha dato vita alla settimana dell’armonia inter-religiosa, durante la quale
si evidenzia l’importanza della fede religiosa e dei credi e la necessità di
eliminare tutti gli estremismi e la violenza del terrorismo.

L’evento è stato diviso in due gruppi di
intervento differenti: durante il primo i relatori hanno affrontato con
differenti prospettive il tema della fede e della costruzione di una pace
duratura; il successivo gruppo di intervento si è focalizzato principalmente
sul rapporto tra fede e sviluppo.

I relatori del primo panel sono stati:
– la dott.ssa Saja Majali, rappresentante
permanente del Regno Hascemita di Giordania, la quale ha offerto la visione del
re di Giordania sulla religione, le iniziative per creare tolleranza e il
rispetto della diversità e l’impegno contro il terrorismo;
– l’arcivescovo
Silvano Tomasi, Nunzio Apostolico e osservatore permanente della Santa Sede a
Ginevra, il quale ha elogiato la visione cristiana nel promuovere la pace,
indicando i valori di giustizia, fratellanza e dialogo inter-religioso quali
condizioni essenziali per la pace;
  • il dott. Silane Chick, osservatore permanente della Cooperazione
    Islamica a Ginevra, il quale ha dato rilievo a due importanti argomenti,
    presentati al settimo summit islamico a Casablanca del 1994: in primis il ruolo
    della scuola nell’educare i futuri cittadini, creando di limitare la mancanza
    di educazione che è alla base di tutti gli atti di violenza e terrorismo e,
    poi, l’urgente questione umanitaria che deve essere affrontata rispettando i
    valori della vita umana e della dignità, alla base di un dialogo concreto tra i
    popoli.
    Il secondo panel di esperti ha voluto dar
    luce alla relazione che intercorre tra fede e sviluppo, con riferimento
    all’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile 2030.
    Il primo intervento è stato quello del dott.Alex
    Mejia, in carica presso l’istituto delle Nazioni Unite per la formazione e
    la  ricerca, il quale ha posto
    l’attenzione sull’importanza di implementare gli Obiettivi di Sviluppo del
    Millennio, sia a livello nazionale che internazionale, per poter affrontare lo
    scarso sviluppo socio-economico di alcuni paesi, causa molto spesso di violenza
    e terrorismo.  
    Il secondo intervento è stato quello della
    dott.ssa Beris Gwynne, ex Direttrice della ONG “World Vision International”, la
    quale si è focalizzata sul potere che le scuole possono avere nel formare i
    giovani, influenzati dai social media e circondati da molti pericoli: proprio
    per questo è importante proteggere il valore della vita umana.  
    L’ultimo intervento a cura della dott.ssa
    Marie-Therèse Pictet-Althann, Osservatore permanente del Sovrano Militare
    dell’Ordine di Malta a Ginevra, ha mostrato con precisione tutte le attività ed
    i progetti umanitari e diplomatici che l’Ordine di Malta persegue nel mondo per
    rafforzare lo sviluppo economico e sociale e creare un vero dialogo per la
    pace.
    L’evento è terminato con il commento finale del
    dottor Luis Gallegos, Presidente del Parteniariato globale alle Nazioni Unite
    per l’inclusione  ed ex Rappresentante
    permanente dell’Ecuador a Ginevra, il quale ha enfatizzato la necessità di
    creare un dialogo inter-religioso tra i diversi credi e religioni al fine di
    accrescere la reciproca accettazione e la cooperazione creando una cultura alla
    base della guerra alle minacce del terrorismo.