La giornata internazionale degli scomparsi celebra il suo primo anniversario

Poco più di un anno fa l’Onu ha istituito la giornata internazionale degli scomparsi che il 30 agosto scorso ha quindi celebrato il primo anniversario. L’istituzione di questa ricorrenza particolarmente significativa si inserisce in una serie di iniziative intraprese al livello delle Nazioni Unite per combattere il tragico fenomeno delle sparizioni forzate. Infatti, a conclusione di un lavoro durato oltre 15 anni, il 23 dicembre 2010 è finalmente entrata in vigore la Convenzione internazionale per la protezione di tutte le persone dalle sparizioni forzate. Contrariamente al pensiero comune secondo cui le sparizioni forzate riguardano solo alcuni Stati sudamericani, questo fenomeno è sfortunatamente ancora attuale in diversi paesi del mondo e conta tra le sue vittime soprattutto oppositori politici ai regimi dittatoriali e difensori dei diritti umani.

 Il continuo nascere di nuovi conflitti ha ulteriormente accelerato l’urgente bisogno di elaborare un quadro giuridico di riferimento per questo delicato tema. La convenzione conta ad oggi 88 Stati parte, e definisce il crimine delle sparizioni forzate, istituendo misure per prevenire e per combattare l’impunità. Così come altri organi dei trattati delle Nazioni Unite, la Convenzione ha anche istituito un comitato di esperti con il compito di monitorare l’attuazione della Convenzione da parte degli Stati parte. Questi ultimi devono, infatti, consegnare dei report che saranno poi esaminati dal CED (Comitato contro le sparizioni forzate), il quale a sua volta si occuperà di ricevere comunicazioni da parte di gruppi o individui che denunciano la violazione della Convenzione da parte di uno Stato. Il comitato coadiuverà il Working Group sulle sparizioni forzate dell’ONU, che per oltre 30 anni è stato l’unico meccanismo delle Nazioni Unite attivo nella lotta contro le sparizioni forzate.